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Punto di vista: L’innovazione è importante, il radicamento locale ancora meglio!

17/05/2024 / Paula Duske, CIPRA International Lab
La cooperazione transfrontaliera nelle regioni montane funziona solo coinvolgendo la popolazione locale, sostiene Paula Duske, responsabile del progetto Central Mountains del CIPRA Lab GmbH.
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Paula Duske è responsabile di progetto di CIPRA Lab (c) CIPRA International

Dalle Alpi ai Carpazi: il turismo di montagna è in costante aumento e si espande in regioni sempre più remote. Tardano tuttavia ad affermarsi i necessari meccanismi di governance. Nonostante le numerose iniziative e i progetti, la cooperazione transfrontaliera nelle regioni montane si rivela ancora difficile. Servono impegno e perseveranza per instaurare un turismo sostenibile attraverso le frontiere, rafforzando così l’economia delle regioni rurali e proteggendo a lungo termine le aree naturali sensibili. Finora questo obiettivo non è stato raggiunto, o lo è stato solo parzialmente. La lingua, le leggi e la cultura dei Paesi coinvolti sono troppo diverse. Per superare questi ostacoli sono necessarie tre cose: una maggiore cooperazione transfrontaliera, una comune comprensione del contesto e risorse finanziarie e umane.

I programmi di finanziamento possono contribuire a reperire le risorse necessarie. Come ha dimostrato un’analisi del progetto CIPRA Central Mountains, molti progetti e iniziative in corso si avvalgono già dei relativi finanziamenti. Tuttavia, la durata dei progetti è raramente sufficiente per affermare le iniziative a lungo termine. Inoltre, i progetti esistenti spesso non sono costruiti l’uno sulla base dell’altro, ma perseguono sempre approcci “innovativi”. Infine, non sempre viene coinvolta la popolazione locale, in particolare i giovani.

In questo contesto si innesta il progetto “Central Mountains”: attraverso metodi partecipativi, si rafforzano le strutture e i processi delle iniziative in essere, gettando così le basi per una cooperazione a lungo termine. Grazie a strategie congiunte, piani d’azione e misure pilota, non solo nei Carpazi, ma anche nella regione alpina, si possono sperimentare strutture amministrative per lo sviluppo sostenibile condivise dalla popolazione.