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Perdita di biodiversità: particolarmente grave nelle zone di montagna
13/04/2011
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alpMedia
Nelle aree montane le piante sono particolarmente colpite dai cambiamenti climatici. Ciò emerge da una ricerca condotta a livello europeo che si è avvalsa di nuovi procedimenti di misurazione.
![Le piante dei Pirenei e delle Alpi orientali sono le più minacciate dai cambiamenti climatici.](https://www.cipra.org/it/notizie/4387/teaser/@@images/1c02cc35-92ce-4654-b671-c3bfbf354ccc.jpeg)
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Le piante dei Pirenei e delle Alpi orientali sono le più minacciate dai cambiamenti climatici. © Christian Watzke / flickr.com
Grazie a specifici modelli computerizzati, gli ecosistemi montani, estremamente diversificati e complessi, vengono rilevati in scala molto piccola e dettagliata. Ciò consente previsioni notevolmente più precise. Finora tali modelli previsionali erano utilizzati solo su scala maggiore.
Il futuro delle oltre 2.600 specie di piante non è certo roseo: in base ai modelli topografici e climatici, entro il periodo 2070-2100 molte piante tipiche delle regioni alpine potrebbero perdere più dell'80% del loro habitat. I fattori principali sono l'aumento delle temperature e la riduzione delle precipitazioni.
Fonti: www.umweltbundesamt.at/aktuell/presse (de), www.eu-umweltbuero.at/cgi-bin/neu/cont (de), http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j (en)
Il futuro delle oltre 2.600 specie di piante non è certo roseo: in base ai modelli topografici e climatici, entro il periodo 2070-2100 molte piante tipiche delle regioni alpine potrebbero perdere più dell'80% del loro habitat. I fattori principali sono l'aumento delle temperature e la riduzione delle precipitazioni.
Fonti: www.umweltbundesamt.at/aktuell/presse (de), www.eu-umweltbuero.at/cgi-bin/neu/cont (de), http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j (en)