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La legge europea sul ripristino della natura è a rischio?
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A metà maggio, undici Stati membri – tra cui Germania, Francia e Slovenia – hanno inviato una lettera in cui si appellano agli altri Paesi dell’UE e ai loro ministri dell’Ambiente affinché votino a favore della legge sul ripristino della natura dell’UE. L’occasione per farlo si presenterà al prossimo Consiglio Ambiente che si terrà il 17 giugno in Lussemburgo. La mancanza di una maggioranza a favore della legge accuratamente redatta è preoccupante. La marcia indietro sui compromessi concordati dopo mesi di negoziati mette a rischio le istituzioni democratiche e mette in discussione il processo decisionale politico dell’UE, argomentano da più parti le voci critiche. La presidente della CIPRA Serena Arduino confida nella lungimiranza della politica: “Contiamo che i Paesi che non hanno ancora approvato la legge sul ripristino della natura lo facciano nei prossimi giorni, soprattutto i due Paesi alpini. Sappiamo dove e come possiamo ripristinare la natura nelle Alpi.”
Al momento manca il consenso dell’Italia e dell’Austria
La legge UE intende ripristinare e proteggere gli ecosistemi danneggiati come foreste, fiumi e torbiere: una grande opportunità per l’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei disastri e la sicurezza alimentare in tutta Europa. Nonostante alcuni obiettivi vincolanti, i Paesi mantengono un ampio margine di manovra. Mentre la maggior parte dei governi è favorevole alla legge, Italia e Austria sono tra gli Stati che si oppongono alla sua attuazione. In un comunicato stampa, le organizzazioni ambientaliste italiane hanno criticato la posizione contraria del loro governo e lo hanno invitato a sostenere la legge. Un sondaggio condotto in Italia ha rivelato che l’85% dei cittadini è favorevole alla legge.
Se tutti gli Stati dovessero mantenere la loro posizione, il voto dell’Austria potrebbe essere decisivo. Finora i Länder hanno bloccato il progetto di legge nonostante l’approvazione della ministra dell’Ambiente austriaca; recentemente tuttavia, in seguito alla revisione del progetto di legge, Vienna e la Carinzia hanno cambiato la loro posizione. Inoltre, una petizione lanciata in tutta l’Austria chiede l’approvazione della legge sul ripristino della natura come risposta alla crisi del clima e della biodiversità.
Fonti e maggiori informazioni:
www.umweltdachverband.at/inhalt/umweltdachverband-fordert-bundeslaender-muessen-blockade-aufgeben-und-ja-zum-eu-renaturierungsgesetz-sagen (de), www.consilium.europa.eu/en/meetings/env/2024/06/17/ (en), www.diepresse.com/18475681/wien-und-kaernten-wollen-eu-renaturierungsgesetz-nicht-mehr-blockieren (de), www.birdlife.org/news/2024/05/16/press-release-nature-restoration-law-supported-by-75-of-citizens-in-countries-not-backing-the-law/ (en)