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Via libera alla Nature Restoration Law dell’UE

20/06/2024
Il 17 giugno 2024 la maggioranza dei ministri dell’ambiente dell’UE ha votato a favore della legge sul ripristino della natura. Il fattore decisivo è stato il coraggioso e lungimirante voto favorevole espresso all’ultimo minuto dalla ministra dell’Ambiente austriaca.
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La rinaturalizzazione di ecosistemi come fiumi e brughiere protegge dalle inondazioni e da altri rischi naturali. (c) Heinz Heiss

Il Parlamento europeo aveva già votato a favore della legge nel novembre 2023. L’approvazione da parte dei Ministeri dell’Ambiente sarebbe stata di norma una mera formalità, ma la legge è diventata un pomo della discordia politica ed è stata quindi sottoposta a una ulteriore revisione. I Paesi dell’UE che hanno respinto la legge hanno espresso preoccupazioni per i presunti svantaggi per il settore agricolo, per l’aumento degli standard ambientali e di sostenibilità e per gli elevati costi di attuazione. Tra questi vi erano anche Paesi alpini come l’Italia e l’Austria. Inizialmente tutti i Länder austriaci avevano respinto la legge, ma all’inizio di giugno 2024 Vienna e la Carinzia hanno modificato la loro posizione. Di conseguenza, la ministra dell’Ambiente Leonore Gewessler non si è sentita più considerata giuridicamente vincolata e ha votato a favore.

Kaspar Schuler, direttore della CIPRA Internazionale, accoglie con favore la decisione: “È raro che un piccolo Paese come l’Austria abbia tra le mani una decisione di portata europea. Ciò rende questa approvazione straordinariamente coraggiosa ancora più apprezzabile. Nonostante tutti i disaccordi interni, la Repubblica alpina ha gettato le basi per una pietra miliare della sostenibilità di ampio respiro. Questo è in linea con l’impegno convinto dell’Austria per gli obiettivi della Convenzione delle Alpi”.

Serena Arduino, presidente della CIPRA Internazionale, sottolinea: “La CIPRA accoglie con favore l’adozione della legge sul ripristino della natura, un provvedimento che consente di portare a un livello superiore la gestione della biodiversità in Europa. Noi sosteniamo la sua attuazione nella regione alpina. In linea con la Convenzione delle Alpi, ci concentriamo su una pianificazione e un’attuazione congiunte e coordinate da parte di tutti gli Stati alpini, indipendentemente dal fatto che siano o meno Stati membri dell’UE. Con questa legge, siamo ora meglio attrezzati per raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Quadro globale per la biodiversità e dal Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi”. Come italiana, Arduino si rammarica tuttavia della mancata approvazione da parte dell’Italia, che ha perso l’occasione di dare prova di lungimiranza e di compiere un passo significativo nella storia.

Ripristino degli habitat

Gli Stati dell’UE si sono posti l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, e la legge sul ripristino contribuirà a questo obiettivo. Oltre l’80% degli habitat dell’UE è attualmente in cattive condizioni. Misure come la riforestazione dei boschi, il ripristino delle brughiere e la rinaturalizzazione di innumerevoli fiumi regimati sono destinate a cambiare questa situazione. Come primo passo, gli Stati membri si sono impegnati a ripristinare almeno un quinto delle aree terrestri e marine attualmente in cattive condizioni entro il 2030. Entro il 2040 si dovrà raggiungere il 60% e il 90% entro il 2050. 


 

Fonti e ulteriori informazioni:

www.euronews.com/my-europe/2024/06/17/nature-restoration-law-gets-green-light-after-austria-flips (en), https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20240223IPR18078/pe-via-libera-alla-legge-sul-ripristino-della-natura (it), www.repubblica.it/green-and-blue/2024/06/17/news/approvata_nature_restoration_low_unione_europea-423244045/ (it), https://tg24.sky.it/mondo/2024/06/17/ue-votazione-ripristino-natura-italia (it), https://orf.at/stories/3360941/ (de), https://orf.at/stories/3360978/ (de)